Salvatore Accardo ha celebrato Poggio Rusco Il grande violinista per l’inaugurazione dell’Auditorium
mantova la cerimonia ufficiale di inaugurazione del nuovo teatro auditorium di poggio rusco si è svolta, sabato 5 febbraio alle ore 11 nella piazzetta della cittadella della cultura intitolata a cesare ghelli, con grande partecipazione della popolazione e delle autorità .proprio all’ex sindaco è stata dedicata la prima parte della cerimonia con un ricordo commosso del suo ex collaboratore e grande amico umberto malavasi.il taglio del nastro da parte dell’attuale sindaco sergio rinaldoni ha aperto, per la prima volta, le porte del teatro auditorium alla popolazione. la professoressa alda barbi, assessore alla cultura, ha introdotto i diversi ospiti che si sono susseguiti sul palco: il sindaco di poggio rusco sergio rinaldoni, la giovane prima cittadina del consiglio comunale dei ragazzi melanie prandini, i rappresentanti del comune gemellato condé sur noireau, l’architetto adriano negri, l’ex sindaco gianni lotti, l’architetto marco brandolisio realizzatore del progetto del teatro, il vice sindaco e presidente della fondazione innovarte (incaricata della gestione del teatro auditorium) francesco cevolani, l’assessore provinciale roberto pedrazzoli e il prefetto di mantova mario rosario ruffo.a seguire un rinfresco preparato dai ragazzi dell’istituto alberghiero greggiati di poggio rusco.con un prevedibile sold out di biglietti (esauritisi in due ore dall’inizio della prevendita), il battesimo del teatro auditorium di poggio rusco è stato tenuto dal grande maestro salvatore accardo che, accompagnato dalla pianista laura manzini, ha intrattenuto il pubblico per un ora e mezzo di grande musica e virtuosismi esecutivi.il programma del concerto, suddiviso in due parti, ha visto eseguite opere di johannes brahms (allegro dalla sonata “f.a.e.” ), césar franck ( sonata in la maggiore ), charles camille saint-saens ( introduzione e rondò capriccioso op.28 ), ernest bloch ( nigun ) e niccolò paganini ( la campanella ).al termine della esibizione, il maestro accardo e la manzini sono stati ringraziati con due opere d’arte mantovana donate dal comune di poggio rusco e dalla provincia di mantova, consegnate, rispettivamente, dal sindaco sergio rinaldoni e dal presidente maurizio fontanili. accardo ha definito il nuovo teatro auditorium come un “teatro molto piacevole da suonare” e ha ringraziato il paese per aver inaugurato un nuovo teatro, specialmente un auditorium, in un momento tanto difficile, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista della crisi culturale in cui versa il nostro paese.accardo ha inoltre invitato la cittadinanza a portare sul palcoscenico tanti giovani musicisti italiani, che si trovano, nonostante le grandi doti, a essere ostacolati nel loro percorso musicale..
Accardo: applaudo il Comune di Poggio
POGGIO RUSCO. Riceverá sicuramente i battimani scroscianti del pubblico. Ma un applauso è lui stesso a dedicarlo in anticipo. «Al Comune di Poggio che ha avuto il coraggio e la lungimiranza di far nascere un auditorium». Parola di Salvatore Accardo. Accardo, 69 anni, napoletano di formazione, è considerato uno dei maggiori violinisti viventi e fra i migliori del ‘900. Solista e direttore d’orchestra, ha un repertorio vasto che spazia dal barocco alla musica contemporanea. In nemmeno due ore i 250 biglietti per il suo concerto che sabato alle 21 inaugurerá l’auditorium poggese progettato da Aldo Rossi e costato 2,8 milioni sono andati esauriti. Che effetto fa ad un talento internazionale inaugurare questa struttura? «Possiamo dire che in questo momento così disastroso per tutto quanto riguarda sia la cultura, che la musica in particolare è quasi un miracolo. Sono felicissimo di poter essere anch’io partecipe di questo piccolo miracolo. In fondo è la dimostrazione che con molta buona volontá e molti sacrifici si puó fare qualcosa per la cultura». Il teatro, parte del progetto della Cittadella della cultura, è stato voluto da tutte le recenti amministrazioni poggesi. «Dedico un mio applauso a queste amministrazioni perché hanno saputo vedere con lungimiranza» aggiunge il maestro. Fruire di questa struttura significherá una crescita culturale… «Lo dico da una vita. La cultura musicale deve nascere dalle scuole. Purtroppo in Italia si diventa appassionati di musica per folgorazione o per tradizione famigliare, non per educazione musicale. Il mio sogno sarebbe quello di vedere i giovani che scelgono la musica che loro piace perché sono consapevoli, la conoscono. E per questo il mio auspicio – conclude il maestro – è che l’auditorium di Poggio Rusco sia una casa della musica e della cultura per i giovani».
Nell’Italia dei tagli, aperto
il teatro di Poggio Rusco
POGGIO RUSCO. In un’atmosfera di grande commozione a Poggio Rusco il sindaco Sergio Rinaldoni ha inaugurato il teatro comunale e la piazza antistante intitolata al compianto sindaco Cesare Ghelli. Sindaco dal 1993 al 2001, Ghelli ideò e cominciò ad edificare la Cittadella della Cultura: la nuova biblioteca Mondadori (l’editore era nato a Poggio), la nuova scuola alberghiera e il teatro-auditorium, attorno a una nuova piazza dietro il municipio.
Per il teatro, che completa l’opera nel suo complesso, il battesimo è stato doppio: sabato mattina il taglio del nastro e poi il concerto del violinista e direttore d’orchestra Salvatore Accardo, accompagnato al piano da Laura Mancini.
Solo un nome di tale prestigio poteva aprire la stagione musicale del teatro di Poggio Rusco che, come il teatro nuovo La Fenice di Venezia, è un progetto dell’architetto Aldo Rossi, curato per la parte acustica dallo studio Muller di Monaco. L’apertura di un teatro va in controtendenza rispetto ai tagli subiti da arte e cultura.
Venerdì 4 novembre il violinista Alessandro Quarta ed il pianista Michele Di Toro a Poggio Rusco (MN)
Il violinista Alessandro Quarta torna al Teatro Auditorium Poggio Rusco, dopo il successo del suo debutto nel teatro disegnato da Aldo Rossi in Quintetto, nella stagione 2010-2011, per presentare il suo nuovo progetto, in duo con il pianista Michele Di Toro.
L’evento è in cartellone venerdì 4 novembre, alle 21.
Nel corso della serata, il violino, di Alessandro e il pianoforte, di Michele, cui si alterna il fender rhodes, suonato da entrambi i musicisti, danno vita a un universo musicale inaudito, ben al di là degli steccati di genere. Jazz, soul, funky, latin jazz, pop, musica classica sapientemente amalgamati lasceranno l’ultima parola all’emozione che, nell’opinione del violinista salentino, “è una, soltanto”.
Il salentino Alessandro Quarta, erede della grande tradizione violinistica di stampo classico e romantico, è maturato alla luce delle sue molte incursioni in territorio blues e pop (grazie a collaborazioni con Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown, Tom Jones, Jamiroquai, tra gli altri) fino a diventare il violinista non convenzionale che conosciamo oggi.
Assieme al pescarese Michele Di Toro, Alessandro discenderà il “lungo fiume di quel blues che collega, sotterraneamente, la classicità musicale al Blues vero e proprio, e al jazz, per sfociare nella musica, nuova e travolgente, che nasce dall’improvvisazione”.
La purezza della linee di Mozart, l’impeto di Beethoven, il virtuosismo di Paganini, il lirismo di Mendelssohn, la passione di Ciaikovskij confluiscono nella musica di Alessandro Quarta e ritrovano un naturale collegamento con la modernità, passando dal blues dei fiddler, allo swing di Grappelli, al rock incandescente di Jimmy Hendrix, al funk di James Brown.
Dall’Ave Verum Corpus mozartiano agli standard, ai brani originali di Alessandro Quarta è quindi lecito aspettarsi qualunque cosa da questi straordinari artisti, ma – di certo – non una “cosa qualunque”.
Il duo ha presentato il progetto in prima assoluta nel contesto del Festival Jazz in Puglia, a Lecce nell’estate 2011, ed è attualmente on tour in tutta Italia (Lecce, Jazz in Puglia, luglio 2011, Pescara, settembre 2011, Poggio Rusco (MN) 4 novembre 2011, Bologna, Cantina Bentivoglio, gennaio 2012, data Tbc).